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Paul Avril e l'archeologia del sesso


A inizi Novecento l’illustratore Édouard-Henri Avril viene ingaggiato per un lungo lavoro di illustrazione erotica. Nato nell’Algeria francese, Avril dopo la guerra si iscrive all’Accademia di Belle Arti, e inizia a lavorare nel campo della pubblicità e dell’illustrazione. Per i lavori erotici decide di lavorare sotto lo pseudonimo di Paul Avril per non dare troppo sconcerto, ma utilizzando ironicamente il nome di suo fratello (e facendo impazzire gli storici). Era entrato nel mondo dell’editoria erotica a fine Ottocento, illustrando opere come Fanny Hill di John Cleland, Salammbô di Flaubert o il romanzo lesbico del 1833 Gamiani, o due notti di eccessi.


Copulazione


Nel 1906 pubblica le illustrazioni per l’edizione francese del Manuel d’érotologie classique. Siamo nella Belle époque ma il gusto è quello neoclassico, dai colori pompeiani e le mode napoleoniche, mentre la composizione e i chiaroscuri sono determinati dall’uso delle tecniche fotografiche, in questo caso di stampo pornografico, che rende anche grazie alle tecniche impiegate dall’artista: la fototipia e la fotolitografia.


Ma qual è la storia che si nasconde dietro queste immagini? È l’erotismo a parlare dell’antichità, o la filologia classica è una scusa per parlare di sesso?


Fellatio


Entro il I secolo d.C. i poeti romani come Catullo e Marziale scrivono di amore e di erotismo. Un anonimo, nello stesso periodo, scrive il Priapea, una raccolta di 95 carmi dedicati a Priapo, la divinità fallica della fertilità per eccellenza. I loro epigrammi vengono sparsi tra le biblioteche del Mediterraneo e poi censurati pian piano con l’avvento del Cristianesimo. Per secoli questi testi vengono messi da parte per la loro cosiddetta licenziosità.


Carmina Priapea 78:


Ti neghino dei e dee il pane ai denti,

cunnilinguo della mia vicina amica,

proprio lei, prima ragazza forte e sincera,

che svelta e a passi rapidi veniva a me,

ora, misera, giura a stento poter deambulare,

tanto gliel’hai allargata.



Tribadismo (sesso lesbico)


Ma l’Umanesimo, con il suo lavoro di recupero dell’antico, portò gli studiosi ad occuparsi anche della letteratura erotica. Nel 1425 il poeta italiano della corte napoletana Antonio Beccadelli, detto il Panormita, pubblica due volumi con una raccolta di 81 epigrammi erotici in latino ispirati a Marziale, Catullo, al Priapea e alle opere di Boccaccio. La sua opera Antoninii Panormitae Hermaphroditus diventa famosa come Hermaphroditus e, anche se viene dedicata a Cosimo de’ Medici, raccoglie una rigidissima censura.



Spintriano (sesso fra tre o più persone)


Antonio da Rho scrisse un’intera filippica dedicata al Beccadelli, insinuando che praticasse nel quotidiano le avventure sessuali di cui scriveva. Esistono più di trenta lettere e poesie pubblicate in reazione all’Hermaphroditus, e tra gli autori si trovano anche Lorenzo Valla e Paolo Giovio. Insomma, un audace caso editoriale.



Masturbazione


La Controriforma riporta in auge la pudicizia, e bisognerà aspettare il Settecento per ritrovare una cospicua produzione editoriale erotica. Hermaphroditus del Panormita viene dimenticato, finché non rientra nella cultura europea dalla porta dell’archeologia. Per secoli era circolato solo come manoscritto, e nel 1791 viene edito per la prima volta in Francia: il suo mistero aveva attirato i bibliofili.



Cunnilingus


Filosofia neoclassica, filologia, archeologia e impegno accademico portano il tedesco Friedrich Karl Forberg a tradurre per la prima volta dal latino questa antologia. Nella biblioteca dove studia Forberg, però, esiste solo il secondo volume del Beccadelli. Il filosofo tedesco decide di pubblicare un libro dove nella prima parte si trova la traduzione dell’Hermaphroditus e nella seconda la sua opera originale, l’Apophoreta. È il 1824 e questa traduzione, con il titolo De figuris Veneris, diventa famosa come Manual of classical erotology, ad oggi mai tradotto in italiano.



Sesso con animali


L’Apophoreta è diviso in capitoli tematici e comprende una lista di 95 posizioni sessuali, dove i temi e le pratiche erotiche sono analizzate da un punto di vista filologico, archeologico e classicista. Forberg analizza gli epigrammi latini e rinascimentali anche nell’ottica della nuovissima sessuologia e nell’anatomia, citando, per esempio, la conoscenza degli antichi per il clitoride, o una lista di cinque diversi tipi di cunnilingus.

La letteratura erotica viene comunicata attraverso la letteratura scientifica. Tutto è classificabile e scientificamente spiegabile, così anche l'erotismo e la sua storia. Ma forse manca qualcosa?



Adriano ed Antinoo in Egitto


Mancano le illustrazioni, che con Paul Avril rendono l’opera sempre più conosciuta. L’artista utilizza i testi antichi e moderni, accuratamente analizzati da Forberg, e ne realizza una serie pornografica dal gusto classicheggiante di tutto rispetto, che oggi ci raccontano della sessualità degli antichi, ma soprattutto di quella dei moderni.


Bibliografia




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