
ALTREMUSE
Edi Guerzoni
Nata ai piedi dei monti, nei pressi di Torino, per anni pensa che l'orizzonte sia fatto di Alpi in tutto il mondo. Poi entra in un museo, e si sfonda un universo. Così parte per Parigi, e rientra, perché la Alpi le mancavano. Estetica, storia sociale dell'arte e meme sono quelle cose a cui pensa appena sveglia. Prima di andare a dormire ha più propensione per il Rococò, i romanzi storici e gli album delle Bikini Kill.
Clara Pérez Almodóvar
Il costante dislocamento tra l’ambiente lombardo e quello canario, vulcanico e vibrante, la rende incline all’esplorazione. Percepisce e affronta il mondo seguendo il proprio ritmo interiore: nei suoi occhi sono riflessi i canali veneziani, i vicoli di Lisbona, i colli bolognesi. È affascinata dalle arti visive, dalla mitologia, e dai misteri dell’inconscio. Le sue mani sono fatte di polvere fatata. Il loro processo alchemico è la scrittura.
Guido Balzani
Guido ha un suo personale olimpo di divinità a cui deve portare rispetto. Molte sono bionde, come lui, e fanno un po’ da stella polare: gli indicano la strada da seguire per realizzare i suoi desideri. Vorrebbe avere un’infinità di lampade magiche, ma soprattutto il buon gusto di chi si sa accontentare; siccome però ne è privo, vive di sogni chimerici. In realtà è anche un ragazzo semplice, pane e prosciutto (che non mangia), ma se le canta e se le suona. Se non riesce a dormire, immagina la savana sotto la luce della luna, con il vento che bisbiglia tra le fronde. Quasi sempre poi chiude gli occhi.
Raytrayen Beakovic Lauria
Raytrayen significa Cascata di Fiori in Mapuche. Nata bisesta, a ponente, tra i profumi e i colori della Val Nervia, da un connubio tra Croazia e Argentina; per poi crescere in un piccolo paesino ai piedi del Monte Rosa. Attualmente vive e lavora a Torino, con un po' di mal di Spagna. Ammaliata dall'arte antica si è però specializzata in arte contemporanea, interessandosi alla sfera sociale, politica ed educativa. Crede che l'arte sia un'ottima chiave di lettura per la quotidianità e per stimolare un pensiero libero, ribelle e critico.
Sofia Schubert
L’arte, la mitologia, i colori del Rinascimento e tutto ciò che sfugge alla razionalità le fanno scintillare gli occhi. Lo studio della storia dell’arte l’ha portata prima nella laguna di Venezia e poi all’Ecole du Louvre di Parigi. Quando non viaggia sulla Luna o in terre esotiche, ama leggere. Che sia da una poltrona, su una panchina o nella vasca, sempre
sperando che le spunti una coda da sirena.